Assunta
(venerdì 22 marzo 2013)
Categoria: Paura
UN PO' DI NOTIZIE PER IL SAPERE DI BETTA E DI CHI NE VUOLE SAPERE DI PIU'
01:31 del 22-03-2013Ecco cara Betta qualche notizia sulla banca degli orrori che tiene in scacco il mondo.
La Goldman Sachs è la più potente banca d’affari americana, che condiziona mercati e governi.
Ma è interessante notare come gli uomini della Goldman hanno ricoperto incarichi importanti nell’amministrazione Usa, arrivando a ruoli di primo piano. Durante l’amministrazione Clinton l’ex direttore generale della Goldman Sachs, Robert Rubin, divenne sottosegretario al Tesoro. Nel 2004, Henry Paulson, amministratore delegato dalla Goldman, fece approvare alla Commissione dei Titoli e Scambi un aumento dei limiti sul rapporto di indebitamento, permettendo alle banche d’investimento di avere ulteriori prestiti da utilizzare per manovre di speculazione. Nel 2005 Raghuram Rajan, capo economista del Fondo Monetario Internazionale (2003-2007) pubblicò un rapporto in cui annunciava il rischio che le società finanziarie, assumendo grandi rischi per realizzare enormi profitti a breve termine, avrebbero potuto far collassare il sistema economico. Nella prima metà del 2006 la Goldman Sachs vendette 3,1 miliardi di dollari di Cdo e in quel periodo l’amministratore delegato era proprio Henry Paulson. Il 30 maggio 2006 George Bush lo nominò segretario del Tesoro e fu costretto a vendere le sue azioni della Goldman, intascando 485 milioni di dollari (e grazie a una legge di Bush padre non pagò nessuna tassa).
i Ora torniamo a Mario Draghi. Dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs. Insomma: proprio nel periodo in cui in America le banche d’affari erano scatenate in manovre speculative e scavavano il baratro finanziario che si è materializzato nel 2008, trascinando il resto del mondo. Non sapeva nulla di queste tendenze l’economista l'illustre Mario Draghi?
Anche Mario Monti lavora per la banca d’affari: dal 2005 e precisamente membro del Research Advisory Council del “Goldman Sachs Global Market Institute”. Cioè dall’anno in cui si stava progettando la crisi economica mondiale.
PS Come puoi notare, ci sono un po' di date, ma questo post ti spiega grosso modo, come la "sachs" con i suoi adetti, abbia le mani.......in pasta dapertutto!
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Betta (Anonimo)
(sabato 23 marzo 2013)
Già, cara Assunta, è proprio così come hai scritto. Mani in pasta dappertutto. Mi permetto di aggiungere che in Italia tra i politici (e affini) che hanno avuto incarichi in Goldman Sachs, oltre ai due Mario, Draghi e Monti, ci sono anche Romano Prodi e Gianni Letta.
Quando Mario Draghi era responsabile per l'Europa della Goldman Sachs, questa banca consigliava l'allora governo greco a taroccare i bilanci pur di permettere alla Grecia di entrare nell'Euro. Il risultato s'è visto.
Uno spunto per ulteriori ricerche interessanti a riguardo dell'Italia è sull'Aspen Institute. Si tratta di un cosiddetto "think tank" (serbatoio di pensiero) americano, associazione in cui si riuniscono influenti personaggi della finanza, della politica (ovviamente bipartizan), del giornalismo e della cultura e dove, nelle segrete stanze, vengono prese le decisioni strategiche che poi ci riguarderanno tutti, e decise anche le strategie comunicative per farcele accettare. Dentro la sezione italiana dell'Aspen si è delineato quel che poi sarebbe diventato il governo Monti, in pratica espressione di Aspen, banche (in particolare Unicredit e Intesa-San Paolo), e chiesa cattolica. E' difficile pensare che queste realtà non si siano ricomposte in seno alla massoneria, anche se questa è solo una mia supposizione. Ricordiamoci che padre Amorth avvertiva che la massoneria ha fatto breccia anche alle alte sfere ecclesiastiche (e speriamo che papa Francesco riesca a far qualcosa per mettere un freno!).
Altri think tank da tener d'occhio sono la Trilateral Commission (promossa da David Rockefeller, di cui fa parte anche Mario Monti) e il Bilderberg Group, una conventicola di potenti internazionali che si riunisce ogni anno per discutere e decidere nel più assoluto segreto. Anche qui Monti è assiduo frequentatore, guarda caso...
Sulla Goldman Sachs e la crisi finanziaria del 2008 infine segnalo il film "Too big to fail" (già passato in tv, ma potrebbe ripassare) con William Hurt nella parte di Henry Paulson.
Mi fermo qui altrimenti stanotte mi rovino il sonno. Non facciamoci altro male.
Ciao, buon fine settimana a tutti!
Quando Mario Draghi era responsabile per l'Europa della Goldman Sachs, questa banca consigliava l'allora governo greco a taroccare i bilanci pur di permettere alla Grecia di entrare nell'Euro. Il risultato s'è visto.
Uno spunto per ulteriori ricerche interessanti a riguardo dell'Italia è sull'Aspen Institute. Si tratta di un cosiddetto "think tank" (serbatoio di pensiero) americano, associazione in cui si riuniscono influenti personaggi della finanza, della politica (ovviamente bipartizan), del giornalismo e della cultura e dove, nelle segrete stanze, vengono prese le decisioni strategiche che poi ci riguarderanno tutti, e decise anche le strategie comunicative per farcele accettare. Dentro la sezione italiana dell'Aspen si è delineato quel che poi sarebbe diventato il governo Monti, in pratica espressione di Aspen, banche (in particolare Unicredit e Intesa-San Paolo), e chiesa cattolica. E' difficile pensare che queste realtà non si siano ricomposte in seno alla massoneria, anche se questa è solo una mia supposizione. Ricordiamoci che padre Amorth avvertiva che la massoneria ha fatto breccia anche alle alte sfere ecclesiastiche (e speriamo che papa Francesco riesca a far qualcosa per mettere un freno!).
Altri think tank da tener d'occhio sono la Trilateral Commission (promossa da David Rockefeller, di cui fa parte anche Mario Monti) e il Bilderberg Group, una conventicola di potenti internazionali che si riunisce ogni anno per discutere e decidere nel più assoluto segreto. Anche qui Monti è assiduo frequentatore, guarda caso...
Sulla Goldman Sachs e la crisi finanziaria del 2008 infine segnalo il film "Too big to fail" (già passato in tv, ma potrebbe ripassare) con William Hurt nella parte di Henry Paulson.
Mi fermo qui altrimenti stanotte mi rovino il sonno. Non facciamoci altro male.
Ciao, buon fine settimana a tutti!
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